Castelfranco (Pisa), 18 settembre 2023 le condizioni erano stazionarie. Sempre grave e in prognosi riservata al Meyer di Firenze, il bimbo di 4 anni volato giù da una finestra del secondo piano della casa dove abita, in via Verdi, a Castelfranco. Condizioni costantemente monitorare anche dai carabinieri di San Miniato che stanno conducendo le indagini sull’incidente, avvenuto poco prima di mezzogiorno di sabato. A dare l’allarme i passanti, poi sentiti dai militari dell’Arma impegnati nella ricostruzione del fatto, così come sono stati sentiti anche altri soggetti, si apprende, in grado di riferire sulla famiglia e sulle abitudini. Perché quando il bambino è volato giù dalla finestra, in casa c’era solo fratellino di un anno più piccolo che stava dormendo. Cosa possa aver portato il piccolo ad avvicinarsi alla finestra e sporgersi resta difficile da decifrare: magari ha sentito una voce in strada, oppure è stato mosso solo dalla curiosità.
A quell’età non hanno ancora maturato il senso del pericolo. Da quanto accertato la madre si trovava al lavoro. E i due minori erano in casa con il padre che, però, era uscito per andare a fare delle commissioni lasciando i due figlioletti da soli. Il più grande si sarebbe affacciato alla finestra – pare dopo aver appoggiato una sedia alla parete – si è sporto troppo ed ha perso l’equilibrio. Un volo di oltre sei metri per atterrare sull’asfalto. I soccorsi sono stati tempestivi dopo l’allarme al 112. Sul posto sono arrivati l’ambulanza della Pubblica assistenza di Santa Croce, l’auto medica del 118, I vigili del fuoco, carabinieri e municipale.
Poi è arrivato Pegaso che ha trasportato il piccolo con la massima urgenza al Meyer di Firenze. Sul posto anche il sindaco Gabriele Toti che si sta tenendo aggiornato sull’evolversi della situazione: “L’unica cosa importante – spiega – ora sono le condizioni del bambino. Tutta la comunità è profondamente colpita da questo incidente, e tutti speriamo che il piccolo possa farcela”. Sotto la lente degli inquirenti, ovviamente, le circostanze in cui l’incidente è avvenuto, con particolare riferimento al fatto che i due bambini erano in casa da soli, quando le legge stabilisce che questo non possa accadere per i minori di 14 anni (il codice penale al riguardo parla di abbandono di minore). Dei fatti, all’esito degli approfondimenti, sarà informata la Procura ordinaria – e, probabilmente, anche quella presso il tribunale dei minori – per le eventuali determinazioni sul caso.
Altro caso paradossale in relazioni ad abbandono e maltrattamento di minori, inerisce l’interrogatorio recentissimo alla Pifferi, trentanovenne palesemente incanutita dopo un anno abbondante dietro le sbarre a causa della morte perpetrata alla figlia di circa un anno, per averla reiteratamente lasciata da sola in previsione di trasferte verso gli amanti. Bambina morta di stenti e su cui la madre spiegava l’assenza nei suoi incontri, dicendo talvolta di averla lasciata dalla madre, altre volte dalla sorella; invece la neonata stazionava da sola in casa con vicino il biberon. Il profilo psicologico emerso dalla anamnesi della Pifferi, parla di una mancanza di sicurezza verso se stessa, madre single, e la convinzione che la responsabilita’ di un minore, limitasse pedissequamente la propria vita, la sua autonomia ed infine le relazioni. Ecco la cagione che anteponeva gli incontri con alcuni amanti che si alternavano nella sua vita, alle esigenze della figlia che rimaneva a Milano allorche’ la madre andava uno o due giorni a Torino.
In occasione della dipartita della bambina di pochi mesi figlia di Pifferi, la madre e’ tornata con un giorno e mezzo di ritardo scagionandosi in base al fatto che mancassero i contanti e non si sentiva in animo di reclamarli o farsi riaccompagnare a casa dal suo uomo, temendone una ipotetica reazione spropositata. Durante l’interrogatorio la Pifferi ha replicato al PM di non redarguirla per il suo atteggiamento, ed aver sempre provveduto alle necessita’ basiche della neonata figlia, soltanto che aveva predisposto un ritorno a casa per tempo ma che non e’ stato possibile.