Biden si muove per regolamentare i Bitcoin

I problemi di regolamentazione nel macrocosmo delle criptovalute emergono in questi giorni mentre l’amministrazione Biden si prepara a rilasciare un ordine esecutivo a febbraio per regolamentare Bitcoin come questione di “sicurezza nazionale”. La criptovaluta inerisce una neofase dell’attivita’ economico-finanziaria in quanto e’ deittica di una decentralizzazione del denaro. Infatti la tecnologia su cui poggia il Bitcoin fa rimanere traccia, con un registro, di ogni mossa e transazione finanziaria in modo da rendere quasi impossibile la manipolazione, la falsificazione e l’inserimento esogeno di dati od azioni tese al controllo, pubblico o privato.

Le preoccupazioni che probabilmente verranno evidenziate sono l’impatto del Bitcoin sul dollaro USA come valuta di riserva globale, la difficoltà nel tracciare la ricchezza a fini fiscali, l’uso di Bitcoin nel ransomware e la mancanza di responsabilità legale per le DAO (Organizzazioni Autonome Decentralizzate). Poiché ci sono molte persone in posizioni di potere nel governo degli Stati Uniti con opinioni contrastanti su Bitcoin, è difficile prevedere se questo ordine esecutivo avrà un impatto positivo o negativo sul settore.

La scorsa settimana, molti politici di vari stati degli Usa hanno fatto notizia riguardo ai piani per incorporare Bitcoin. Il senatore dell’Arizona, Wendy Rogers, ha presentato un disegno di legge per rendere Bitcoin corso legale. Sebbene una dovizia di imprenditori e professionisti abbiano da qualche tempo abilitato la funzione di pagamento verso essi con il Bitcoin, legalizzarlo sarebbe un nocumento per il sistema bancario e finanziario. Infatti la criptovaluta risulta di fatto esente dal mero controllo ufficioso bensi’ e’ totalmente tracciata in tutto ma da tutti i propri utenti anziche’ da organismi istituzionali.

Il Bitcoin puo’ anche essere soggetto a frode e controllo ma cio’ implica un esborso economico mastodontico che poi si limiterebbe ad un numero di utenti collegati mai sufficiente a tracciare interamente tutti gli esercenti in criptovaluta nello stesso tempo.

Bitcoin negli ultimi giorni sta attraversando una fase di decrescita immane e molti giocatori stanno denunciando furti con perdite, tuttavia il controllo sulla criptovaluta rimane troppo dispendioso ergo inattuabile. Cio’ e’ inficiato dall’inserimento del bitcoin Ton associato al fondatore di Telegram, Pavlov, una forma totalmente decentralizzata di scambio finanziario forse pilotata dalla Russia, in quella che si mostra una contemporanea guerra fredda Putin-Biden; con il corollario di Ucraina da una parte, e attacco a Wall Street e Londra dall’altra dal punto di vista finanziario e valurario dall’altra.

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