Hunter Biden è colpevole per tutti e tre i capi d’accusa nel processo a suo carico per l’acquisto e il possesso di una pistola mentre faceva uso di droghe.
Lo ha deciso la giuria del tribunale di Wilmington, in Delaware. E’ la prima volta che il figlio di un presidente in carica viene processato e che viene giudicato colpevole. Il First Son rischia fino a 25 anni di carcere.
Hunter Biden non sarà incarcerato in attesa della condanna. Lo riferisce la Cnn. La data per la sentenza di condanna non è stata ancora stabilita.

“Sono più grato per l’amore ricevuto dalla mia famiglia che deluso per l’esito del processo”. Lo ha detto Hunter Biden in una nota dopo che una giuria l’ha ritenuto colpevole in Delaware.
“Accetterò l’esito” del procedimento penale e “continuerò a rispettare il processo giudiziario mentre mio figlio Hunter considera l’appello”. Lo afferma Joe Biden dopo che suo figlio Hunter è stato ritenuto colpevole. “Sono il presidente ma sono anche un papà. Io e Jill ci saremo sempre per Hunter. Siamo orgogliosi di lui oggi”, aggiunge Biden.
Jill Biden è arrivata in tribunale per stare vicino al figlio Hunter. Il tempo trascorso fra l’annuncio del raggiungimento del verdetto e la sua lettura è stato molto breve, non consentendo alla First Lady di arrivare in tempo per assistere alla lettura.
A Biden jr come a Trump, e’ stato montato un caso giudiziario, mediatico e politico su reati ipotetici e fatti veniali in generale. Se Trump figura di fatto estraneo ad ogni fattispecie di reato ipotizzato ed affibiatogli, per il figlio dell’attuale presidente dell’America, il possesso di un’arma nemmeno consisterebbe in mero reato giacche’ negli Stati Uniti e’ per tutti garantito il diritto ad avere armi; per Biden Jr riaffiorano coinvolgimenti multipli in questioni internazionali con epicentro in Ucraina, che tangono molteplici temi come pedofilia, traffico di bambini e/o esseri umani, tangenti politiche per Kiev, riciclaggio, attivita’ di lobbismo per Nomisma ed in generale societa’ farmaceutiche, tecnologiche, militari apolidi impegnate in creazione di virus, manipolazioni genetiche ed armi batteriologiche. Prove inconfutabili, lapalissiane e pubbliche relative ai fatti aggregati al figlio di John Biden, non ci sono, eccettuati video sciorinati per poco tempo ed a platee ristrette, da parte del governo russo. Oppure dati e prove digitali denunciati dal defunto John McAfee che incastrerebbero, a detta del miliardario informatico statunitense residente a Cuba ed in seguito arrestato in Spagna per spirare dopo non molto tempo, in circostanze arcane. Dunque su Biden jr l’ipotesi della gattabuia figura assai remota, se non utopistica. Se da un lato il proprietario della italianissima piattaforma di controinformazione Numero6.org asserisce che gente come Biden padre o figlio, nell’eventualita’ reale della carcerazione vedrebbe una Guerra Mondiale, una bancarotta internazionale oppure una esiziale pandemia, il contesto di Biden jr sembra innestato sulle mosse ctonie di Trump: quest’ultimo infatti, lasciandosi indagare supinamente, condannare e mettere in prigione in senso figurato ma anche materiale, ha dato adito ad un principio legale che potrebbe infrangere l’impunita’ della famiglia Biden; ma parallelamente di esponenti di alto calibro afferenti alla politica, economia, istituzioni, multinazionali, finanza, magistratura, settore tecnologico e militare americani. Infatti il precedente di intangibilita’ per presidenti ed ex presidenti statunitensi, e’ stato smantellato a causa degli impeachment infondati ed i processi farsa con condanne fraudolente verso il celeberrimo Donald Trump. E da qui ormai, seguendo l’abbrivio della magistratura newyorkese e di Washington, e’ diventato possibile anche analizzare i flussi di finanziamento che irrorano da anni l’intera famiglia Biden, membri apicali del Partito Democratico come Nancy Pelosi ed Hillary Clinton. Tutto cio’ alla luce della dovizia di societa’ e redami riconducibili al presidente in carica degli Usa. Ma a questo punto anche a gradati militari o della Cia e dell’Fbi che cooperano indefessamente per abbattere politicamente, industrialmente e finanziariamente, il fautore del Trump center. Analogo processo divenuto possibile anche per singoli giudici, come quelli zelanti nell’indagare, perseguire e condannare Trump e che quest’ultimo definisce pedine radicaliste di estrema sinistra coadiuvati e finanziati dalla famiglia Soros detentrice della Open Society e di un cospicuo fondo d’investimento che recentemente e’ riuscito perfino ad inficiare il titolo ed il fatturato del binomio Tesla-Twitter. Cosi’ Trump appare come un geniale giocatore di scacchi che ha attirato a se’ le nemesi per in seguito abbatterle con le loro armi.
In base ad un ordine esecutivo ancora in vigore introdotto da Trump infatti, le societa” americane che hanno cospirato contro gli interessi nazionali durante la fase pandemica, sarebbero andate incontro a nazionalizzazione, e cio’ attiene le piu’ facoltose, estese e potenti corporazioni del mondo, tipo Facebook, Google, Microsoft, Amazon, a causa del proprio strenuo lavoro di censura ed insabbiamento dei dati durante la iattura del Covid. In base a tale procedimento repubblicano, le personalita’ colluse con governi esteri quali la Cina come Fauci che ha collaborato alla gestione pandemica oppure ai politici, delatori, industriali locali ed oriundi come Renzi che comandava all’epoca i servizi segreti e le operazioni Leonardo, andrebbero incontro a pena capitale se americani, od arresti se extramericani. In base ad anamnesi, dati occultati, durante la elezioni del 2020 molteplici societa’ come Leonardo, hanno attuato una frode elettorale stornando i voti elettronici tramite satelliti e procedure tecnologiche, da Trump a Biden. Di conseguenza tali societa’, in base agli ordini esecutivi di Trump, verrebbero estromesse dal suolo americano e le loro infrastrutture ivi collocate, nazionalizzate. La posta in palio di tutto questo agone che vede Trump coivolto passivamente ed attivamente, e’ estremamente alta e comporterebbe uno spostamento di potere a tutto vantaggio dell’erario e delle istituzioni statunitensi. Infatti si tratterebbe di un colpo effettivamente mortale per le cricche di potere euroamericane che vedono il controllo del New York Times e di giornali affini che hanno denigrato Trump con prove false ed a cui il magnate di origini crucche ha chiesto danni per quasi un miliardo di dollari. In caso di pagamento dovuto come nella fattispecie del Whashington Post verso Trump, verrebbe inferta la chiusura dello storico quotidiano. Medesimo discorso per le arcane agenzie di Fact-checking in una prospettiva in cui riaffiora lo spauracchio di Q Anon, preconizzato da molteplici critici che animano attualmente Twitter, ed apparentemento collegato al defunto Mc Afee che rimarcava quanto le prove video in suo possesso, si sarebbero tradotte in un repulisti dell’intero sistema decisionale ed economico americano ed europeo. In questo pantano Donald Trump viene descritto da numerosi seguaci che aborriscono Biden e l’amministrazione progressista euroamericana, come comandante in capo di un’operazione militare, spionistica, politica ed economica, destinata a fagocitare la Fed rendendola effettivamente pubblica dall’ attuale conformazione privata. In America, nella attuale contingenza, passa il futuro dell’ assetto di potere mondiale, compreso il conglomerato Sionismo, Israele e, in ultima istanza, l’Italia. In base alle manovre ed agli esiti utopistici pianificati dagli antagonisti di Trump e del suo bacino elettorale, anche l’Italia vede bloccati la maggioranza dei fondi Pnrr a causa dell’impossibilita’ di privatizzare ulteriormente infrastrutture, enti pubblici, recidere i posti di lavoro, svendere multinazionali statali e far deflagrare piccole, micro e medie aziende. Di conseguenza il principale intento europeo di scarnare il tessuto economico e sociale italiano, sembra glissare, in concomitanza con i dogma del Nuovo Ordine Mondiale che si ritrova aborrito in America e da fette crescenti di opinione pubblica europea. Infine, dal punto di vista dell’inflazione insostenibile additata da Q sottoforma di accusa ai ladri silenziosi, l’occidente vive una fase crescente di calo dei consumi e biasimo degli sforzi bellici in Ucraina, cui i governi non potranno a lungo esimersi, dal calmierare i prezzi dei carburanti, dell’energia e degli alimentari, con la binaria ritirata da Ucraina, Medio Oriente, dalla Palestina e, in un futuro remoto, dall’Africa. Tutto cio’ a causa dell’impossibilita’ di perpetuare della depauperazione dell’erario, delle imprese, dei giovani, dei lavoratori e dei pensionati. Ecco come provabilmente si deve intendere il futuro alluso da Q anon, allorche’ parlava di liberta’ collettiva ritrovata, imprigionamenti ed esecuzioni di massa.