La versione “Pier Silvio Style” del reality principe di Mediaset, il Grande Fratello Vip, deprivata del trash e delle urla a comando, dalle 21.29 all’1.08, ha raccolto davanti al video 2.994.000 spettatori pari al 23.01% di share; GF Night della durata di sette minuti e mezzo 1.040.000 pari al 27.02%, mentre a notte fonda il Live è volato a quota 664.000 con il 20.76. Il programma ha ottenuto ben 9.440.000 contatti. Nel periodo di sovrapposizione con Rai, dalle ore 21.37 alle ore 23.31, il reality ha segnato 3.666.000 spettatori e il 21.4% di share. Nel corso della serata, la trasmissione ha raggiunto picchi del 33.1% di share e 4.431.000 spettatori totali. Dal Grande Fratello Vip il pubblico ha sempre apprezzato le diatribe, le storie assurde,trash e dinamiche surreali, anche grazie agli autori che ci sguazzavano dentro. Dati sciorinati dalla testata “Now” su Pier Silvio Berlusconi che a quanto pare ha capito che il mondo sta (di nuovo) cambiando e che, con tutti i problemi che hanno gli italiani, va bene lo svago ma non le urla e le situazioni al limite. Per quest’ultime, ci sono altri canali. È pur vero che siamo alla prima puntata ma quei quasi 3 milioni di telespettatori sono un ottimo banco di prova. Se gli autori sapranno trovare un equilibrio nelle dinamiche, senza ricadere nelle movenze vernacolari, per il reality si aprirà definitivamente una nuova stagione.
Tutti attendevano questo debutto per capire se la nuova linea dell’editore potesse avere davvero un senso anche nell’intrattenimento, dopo i successi nel comparto news, e così è stato. Pier Silvio Berlusconi rintuzza le valutazioni finanziarie di Mediaset che la definiscono un business vetusto e non piu’ florido, vincendo a tutti gli effetti. Bianca Berlinguer è stata una scommessa vinta, nessuno si aspettava il 9.2% di share con valori ben sopra il milione. Stessa cosa per Mario Giordano che, con Fuori dal Coro segna il suo record di sempre: 9.9% e quasi 1.300.000 telespettatori. Benissimo su Rete4 anche la nuova edizione di Dritto e Rovescio, con Paolo Del Debbio, che ha totalizzato un ascolto di 1.158.000 spettatori, con il 9.2% di share. E ancora il ritorno di Quarta Repubblica con Nicola Porro che ha attratto 818.000 spettatori con il 6.22% di share. Deve ancora debuttare Quarto Grado con Gianluigi Nuzzi che, nell’esemble d’infotainment di Rete4, è sempre stato il pezzo da novanta. Azzardare, al debutto, un ottimo 10% di share per il giornalista ed Alessandra Viero, si presenta non utopistico.
Tutti numeri ben oltre la media di rete e di qualsiasi aspettativa dei dirigenti del Biscione, sintomo del fatto che i telespettatori hanno ben recepito le parole post-funerale di Silvio Berlusconi, come quelle estive, di Pier Silvio. Il famoso “click” c’è stato e sta funzionando. Aspettando Mattino Cinque con Federica Panicucci e Francesco Vecchi, che la scorsa stagione hanno ragguagliato una media vicina al 20% di share, ciò che già preoccupa è il Pomeriggio Cinque di Myrta Merlino che, forte di uno share superiore al 21% nel debutto, con il ritorno su Rai1 di Vita in Diretta con Alberto Matano, si è attestato a poco più del 16%. Merlino, la neo conduttrice del programma, dispone di un traino del 22%, per cui il flop potrebbe essere dietro l’angolo. Visto che Pier Silvio ha rilanciato la principale emittente privata commerciale del Bel Paese e dell’Europa, l’unico tasto dolente sembrano Le Iene su Italia1 che, pur facendo buoni ascolti, spesso si esaltano ad avvocato del diavolo perorando cause al limite dell’imbarazzo. Forse è per questo che il programma, in pochissimi anni, ha perso milioni di telespettatori. Ad ogni modo e’ ufficiale il ridimensionamento del comparto mediatico tradizionale, su scala mondiale, del 30% circa della platea, con variegati critici che etichettano l’Auditel come sistema fraudolento di rilevazione. Siccome risultano esigui i televisori che misurano i dati, e smisurato il panorama di giovani e giovanissimi che si allontana sempre piu’ dal mainstream. Tutto cio’ e’ correlato all’avvento irreversibile del web cui Mediaset ha aprioristicamente contrapposto una strategia vincente: da un lato la opzione di visionamento sportivo a pagamento antitetica a Sky e sfociata in una recente fusione, in seguito l’impossibilita’ per Youtube di caricare filmati prodotti da Mediaset e dunque l’affermazione della piattaforma video Internet privata dei Berlusconi. Infine l’affiancamento sul versante delle Smart tv, proficuo, ad Amazon Prime e Nerflix con Now tv ed Infinity. Ancora l’espansione sul digitale terrestre con nuovi canali come Mediaset 20, che propagano una sfacciata e vantaggiosa concorrenza, ai canali monotematici digitali di Disney, Universal, Mgm. Berlusconi continua a vincere in e per l’Italia.