Di Domenico Panetta
Guai in vista per milioni di italiani alle prese con il proprio mutuo. Se guardiamo i dati diffusi ieri da Bankitalia, a maggio gli interessi sui prestiti concessi nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (tasso annuale effettivo globale, Taeg) hanno raggiunto il 4,58%. Un balzo enorme, che fa scattare l’allarme considerando che rispetto ad un anno fa sono raccolti (a maggio 2022 il Taeg era a 2,27). Se poi il confronto lo si fa con il 2021, quando erano 1,76, ecco che balza all’occhio che siano cresciuti di ben 2,6 volte, +160%. « per rendere l’ idea la situazione è la seguente, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile,è aumentata, rispetto a un anno fa, da 603 a 773 euro, con un rincaro di 170 euro al mese (+28,2%)» ha spiegato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori”
Alle parole di Dona si aggiungono quelle di Lando Sileoni segretario generale della Fabi “Quella dei mutui per la casa è un’emergenza sociale da non sottovalutare” .
Questa situazione è causata dagli effetti della stretta monetaria portata avanti dalla Bce che ha deciso 8 (otto) rialzi in soli 11 mesi riducendo il reddito disponibile e stanno mettendo in seria difficoltà molti di quegli italiani che, di mese in mese, devono rimborsare le rate del mutuo.
Il dato allarmante riguarda i crediti deteriorati delle famiglie che sono arrivati a 14,9 miliardi di euro.
La ripartizione dei crediti deteriorati è la seguente: 6,8 miliardi riguardano mutui non pagati, 3,7 miliardi riguardano il credito al consumo non rimborsato e 4,3 miliardi sono arretrati di altri prestiti personali. Del totale di 14,9 miliardi, 5,7 sono sofferenze, ossia credito che la clientela non rimborserà più, altri 7,1 miliardi sono inadempienze probabili, cioè denaro che realisticamente le banche non recupereranno, mentre circa 2 miliardi sono rate scadute, quindi posizioni debitorie meno a rischio. I guai non finiscono qui perché l’Eurotower ha già annunciato di alzare ulteriormente i tassi a luglio e settembre. La soluzione in questi casi è rivolgersi sempre ad un esperto appena si salta la prima rata. A rischio sono immobili, capannoni e negozi.
Foto di Tierra Mallorca Unsplash.