๐๐ฒ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ฎ ๐ฎ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐๐ฒ๐ฑ๐ผ๐๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฎ๐๐๐ถ๐๐๐ถ ๐ฎ ๐ ๐ผ๐ด๐ผ๐น: โ๐ ๐ฎ๐ฑ ๐ฎ๐ป๐ป๐ถ ๐ฑ๐ฎ๐น๐น๐ฎ ๐๐๐ฎ ๐บ๐ผ๐ฟ๐๐ฒ ๐ป๐ผ๐ป ๐ฟ๐ถ๐ฒ๐๐ฐ๐ถ ๐ฎ ๐๐ฒ๐ฝ๐ฎ๐ฟ๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐ถ๐น ๐๐๐ผ ๐ป๐ผ๐บ๐ฒ ๐ฑ๐ฎ๐น ๐๐๐ผ, ๐บ๐ฎ ๐ป๐ผ๐ป ๐ณ๐ฎ๐ถ ๐ฐ๐ฒ๐ป๐ป๐ผ ๐ฎ๐น๐น๐ฒ ๐๐ฟ๐ฒ ๐ฐ๐ฎ๐๐๐ฒ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ต๐ฎ๐ถ ๐ถ๐ป๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐๐ผ ๐ฐ๐ผ๐ป๐๐ฟ๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐น๐๐ถโ (๐ฎ๐ป๐๐ฎ)
Dura missiva di Grazia Letizia Veronese Battisti al โparoliereโ delle tante canzoni del cantante.
ยซEccomi qui. Sono passati 25 anni da quando Lucio Battisti non รจ piรน fra noi. Noto, caro Giulio, che non perdi occasione pubblica per spargere il tuo miele su Lucio, dichiarando di averlo amato tanto: io credo che tu abbia ragioni per amarlo molto di piรน adesso, visto che ancora oggi, dopo un quarto di secolo dalla sua morte, non ti riesce di separare il suo nome dal tuoยป.
Lo scrive Grazia Letizia Veronese vedova di Lucio Battisti in una lettera aperta a Mogol ยซragionier Giulio Rapetti, imprenditore, in arte Mogol, paroliereยป.
ยซNoto anche che – aggiunge – , in queste occasioni non fai mai alcun cenno alle innumerevoli cause che hai intentato dopo la morte di Lucio: tre gradi di giudizio per una questione di confini, due gradi di giudizio per un risarcimento danni, per “perdita di chanche”: una causa che, visto l’esito, ha costretto in liquidazione le Edizioni Acqua Azzurra.
Ed ecco ora, dopo sette anni dalla sentenza del 2016, una nuova identica causa, questa appena nata, ma ancora per “perdita di chanche”.
Ti ricordo (fra parentesi) che sono ancora in attesa di una risposta alla lettera che ti ho scritto il 10 giugno del 2020, quando eri Presidente effettivo della Siae. Sono passati tre anni e hai ritenuto di ignorare quella lettera ma, nel frattempo, hai continuato a produrre programmi che hanno al centro Lucio Battisti (che, consentimi il termine, รจ diventato il tuo passepartout).
Infine, per quanto riguarda la salute di Lucio e le cause della sua morte, ti chiedo gentilmente di lasciar perdere le tue infondate supposizioni e ogni altra illazione.
Ti chiedo soltanto di rispettare la sua dignitร di uomo, dopo avere tanto lusingato la sua figura di artista.
A tal proposito, ti invito a non raccontare piรน la commovente storia della “lettera consegnata di nascosto a Lucio”, ora da un’infermiera, ora da un medico, ora da un non meglio identificato “professore”โฆ
Voglio precisare, una volta per tutte, che mio marito in quei giorni lottava per la sua vita, che nessuno ha mai ricevuto una tua lettera, che Lucio in quegli stessi giorni non รจ stato mai lasciato solo e che non ha mai pianto, tantomeno ricordando la vostra “amicizia”.
Ti rammento che il vostro “sodalizio artistico” si era interrotto nel lontano 1980.
Sono passati ormai 43 anni, Giulio! Senza rancore.
Grazia Letizia Veronese Battistiยป.