Il Ministero del Turismo ha pubblicato in data 11 maggio l’avviso n. 13142 per informare sulla nuova edizione di agevolazioni per le PMI del settore turistico, che prevede contributi e finanziamenti volti al miglioramento dei servizi offerti in ottica di sostenibilità e digitalizzazione.
L’agevolazione prevista dal PNRR è promossa dal Ministero del Turismo e gestita da Invitalia. Ecco la disciplinare del Ministero pubblicato con le istruzioni per la partecipazione.
Le domande si potranno inviare dal 1° al 31 luglio 2024 tramite l’apposita piattaforma di Invitalia.
Possono presentare domanda di agevolazione le imprese alberghiere, le imprese che esercitano attività agrituristica, come definita dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96, le imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta, nonché le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.
I soggetti di cui al precedente devono gestire, in virtù di un contratto, regolarmente registrato, una attività ricettiva o di servizio turistico in immobili od aree di proprietà di terzi, ovvero essere proprietari degli immobili oggetto di intervento presso cui sono esercitati l’attività ricettiva od il servizio turistico.
Le PMI del settore possono ottenere contributi e finanziamenti per i nuovi investimenti medio-grandi finalizzati a migliorare i servizi di ospitalità ed a potenziare le strutture per favorire la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale.
L’obiettivo della misura è il miglioramento dei servizi di ospitalità ed il potenziamento delle strutture ricettive, anche grazie al sostegno degli investimenti nel settore fieristico, in ottica di sostenibilità ambientale e digitalizzazione.
Le imprese, infatti, possono ottenere contributi e finanziamenti per interventi di efficientamento energetico, sostenibilità, ammodernamento.
A poter beneficiare dell’incentivo sono diverse tipologie di imprese turistiche:
- alberghi;
- agriturismi;
- strutture ricettive all’aria aperta;
- imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
- stabilimenti balneari;
- complessi termali;
- porti turistici;
- parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.
I soggetti indicati devono gestire, in virtù di un contratto regolarmente registrato (da allegare obbligatoriamente alla domanda), un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili od aree di proprietà di terzi oppure devono essere proprietari degli immobili oggetto di intervento.
Al momento della domanda, inoltre, le PMI devono risultare in possesso dei seguenti requisiti:
- iscrizione al registro delle imprese;
- pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento;
- avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale;
- essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
- essere in regime di contabilità ordinaria;
- possesso di una valutazione del merito di credito positiva da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima;
- adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo o della pesca.
Chi ha inviato la domanda per l’edizione 2023 del FRI-TUR, che sia stata accolta o respinta, può presentarla anche nel 2024 (se è stata accolta solamente per interventi diversi da quelli già agevolati).
Non sono, invece, ammesse domande da parte delle imprese che si trovano nelle condizioni indicate al comma 6 dell’articolo 4 dell’avviso.
La nuova edizione del FRI-TUR mette a disposizione 650 milioni di euro per il finanziamento di progetti che prevedono investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni euro.
Le PMI possono accedere a due diverse forme di incentivo
- contributo diretto alla spesa, concesso per massimo il 35 per cento della spesa;
- finanziamento agevolato, concesso al tasso fisso dello 0,50 per cento con durata tra 4 e 15 anni ed un periodo di preammortamento di massimo 3 anni.
Il 40 per cento delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è dedicato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno.
Nello specifico, gli incentivi possono essere richiesti per interventi di:
- incremento dell’efficienza energetica delle strutture;
- riqualificazione antisismica;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri;
- realizzazione di piscine termali ed acquisizione di attrezzature ed apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali (solo per gli stabilimenti termali);
- digitalizzazione;
- acquisto o rinnovo di arredi.
I progetti devono essere avviati entro e non oltre 3 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento e realizzati entro il 31 dicembre 2025. Il 50 per cento delle risorse è riservato agli interventi di riqualificazione energetica.
Gli incentivi non sono cumulabili con altre agevolazioni concesse per gli stessi interventi.