Di Domenico Panetta
I genitori lavoratori, separati o divorziati, che non ricevono denaro dall’altro coniuge per crisi legata al Covid, otterranno un contributo che raggiunge la cifra massima di 800 euro mensili. È quanto prevede il dl fisco con un emendamento promosso dalla Lega, a prima firma di Matteo Salvini, che istituisce un fondo da 10 milioni di euro per il 2021.
Secondo quanto previsto dal provvedimento, il beneficio vale nel caso in cui il genitore inadempiente, a causa della pandemia, abbia smesso di lavorare o abbia ridotto la propria attività dall’8 marzo 2020 per almeno 90 giorni o con una contrazione di almeno il 30% del reddito rispetto a quello percepito nel 2019. Il fondo, viene impiantato presso il Ministero dell’economia e delle finanze per essere subito dopo trasferito al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio, garantirà assegni fino a 800 euro al mese, per un massimo di mensilità stabilite con un decreto del presidente del Consiglio da approvare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del dl fisco. Il decreto definirà anche i criteri e le modalità per la verifica dei presupposti e l’erogazione dei contributi. Salvini è passato dalle parole ai fatti a sostegno di chi ha davvero bisogno.
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