Andreotti e Craxi rappresentano, in guisa peculiare e variegata, gli ultimi seguaci del grande Aldo Moro, statisti incommensurabili che hanno assicurato all’Italia posti apicali nal mondo, in quanto a prosperita’, industria, cultura, societa’, politica, diritti, autosufficienza. Pedine antitetiche agli interessi transnazionali afferenti sopratutto Israele ed il comparto anglosassone,Craxi ed Andreotti sono stati esautorati da un connubio di stampa, magistratura, politica eterodirette, con inchieste, diffamazioni, campagne stampa teleologiche ad aizzare l’opinione pubblica contro essi, strumentalizzando minute illegalita’ che comunque non tangevano entrambi i patriori antecedenti alla II Repubblica. Associare Andreotti alla Massoneria ed alla Mafia e Craxi alla corruzione, serviva solo ad estromettere gli unici ed ultimi alfieri dell’Italia quarta potenza mondiale, che aborrivano l’Euro, la Unione europea nella sua declinazione odierna, lo strapotere sionista che detiene il controllo delle banche centrali e la politicizzazione della magistratura. Senza Andreotti e Craxi, il baratro economico e politico di un Bel Paese detenuto da amministratori pavidi, ignoranti e subalterni, e’ diventato apparentemente irreversibile. Craxi ed Andreotti hanno visto contro se’, falangi deviate di istituzioni, logge, servizi segreti, associazioni mafiose, politiche ed industriali, plasmate su logiche antinazionali.
Obiettivo finale stava nell’impoverimento, controllo, nebulizzazione dell’Italia, su cui ergere il Grande Reset con il conseguente Nuovo Ordine Mondiale. Craxi ed Andreotti avevano in comune la religione cattolica, lo zelo della effettiva democrazia, dei diritti, della opulenza collettiva. Binariamente alla pace, ai diritti internazionali ed alla grandiosa cultura greco-romana che ne accentuavano la propria formazione e professionalita’.