Di Paolo Paoletti
IL NAPOLI ADESSO RISCHIA, IL PARMA HA BISOGNO DI ALMENO 1 PUNTO. LA LAZIO A MILANO GIOCHERA’ PER VINCERE. CONTE INVECE HA GIA’ VINTO, CON O SENZA SCUDETTO E SA CHE MOLTI NAPOLETANI LO ASPETTANO AL VARCO. DE LAURENTIS FA SCRIVERE DI DE BRUYNE E DAVID, VEDIAMO SE ANTONIO CI CREDE.
Bisognava attendere il risultato di Venezia-Fiorentina 2-1 per scrivere del Napoli e del finale thrilling di questo campionato.
Il Venezia a 29 punti è quart’ultimo. A 28 ci sono Lecce ed Empoli, il Parma a 32 è a +4 dalla retrocessione, nel bisogno però di fare almeno 1 punto nella penultima di campionato, ultima davanti al proprio pubblico in un Tardini che spingerà al massimo per sostenere la salvezza dei parmigiani.
Adesso, per la prima volta, è giusto dire che il Napoli rischia
e centra poco il motto ‘Hostis turbetur quia Parmam virgo tuetur’: tremino i nemici perché la Vergine protegge Parma.
Centra invece chi è davvero il Napoli.
Una squadra cui Antonio Conte ha chiesto ed ottenuto bel oltre il reale valore della rosa, le reali possibilità tecniche e tattiche, ciò che normalmente gli azzurri avrebbero dovuto raccogliere in questo torneo.
I 78 punti in 36 partite, con una media oltre 2 a gara, ne hanno fatto da quasi subito la favorita scudetto. Capolista per 19 giornate.
La prima volta che lo scrissi era il 1 dicembre 2024, concetto riaffermato con forza il 6 dicembre.
Così è stato, ed i motivi erano chiari, uno su tutti: giocare quasi la metà di chi aveva le Coppe, avere a disposizione la settimana tipo, avere Conte in panchina.
Antonio ha fatto un miracolo, resterebbe tale anche senza scudetto. Ma sarebbe un vero peccato, perchè il Napoli lo meriterebbe, per il lavoro svolto, per la competenza e la serietà con cui lo staff tecnico ha approcciato e gestito la stagione.
Prima di Napoli-Genova ho letto che non è vero che la storia la fa chi vince. Sopratutto per i napoletani che amano il proprio modo di vivere slegato dai risultati della vita…
Bugia profonda, sopratutto provinciale.
Napoli è stata con Parigi la più grande, bella, popolata Capitale del Mondo. Superba nel suo essere distratta rispetto ai suoi primati. Celebrata dai Borbone, animata dai Lazzaroni. Protagonista dell’Illuminismo, della valorizzazione della ragione, della scienza e della critica, strumenti per dare nuova luce all’umanità, liberandola dall’ignoranza e dalla superstizione.
Questa è stata ed è la vera Napoli, oltre l’intellettualismo di basso profilo, fintamente agèe, mediocre e bugiardo.
A queste persone che agitano un pressapochismo da strada dico: “ci si liberi dallo stato di minorità che si deve imputare solo a noi stessi. Perchè ‘minorità’ è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Abbandonandosi alla condizione di inferiorità, di dipendenza, di soggezione”.
Napoli è città sviluppatasi per primeggiare, eccellere, vincere.
Chi lo nega ha paura di se stesso.
Fosse solo per questo bisogna essere grati ad Antonio Conte, il quale si è presentato affermando che una Capitale Globale come Napoli ha il dovere di competere ogni anno per vincere.
In questi mesi ha dimostrato come si fa, con pochi mezzi e grande sapere. Sviluppato durante una grande carriera da calciatore ed altrettanto una volta diventato allenatore.
Si è messo a disposizione dei napoletani e del Napoli ed è stato tradito.
De Laurentis dovrebbe fare carte false per trattenerlo. Invece fa filtrare colpi di mercato mai realizzati. Vediamo se Conte crederà… ai 23,5 milioni di ingaggio per De Bruyne ed al Napoli che saprà battere la concorrenza agguerrita per David!
Col Genova il 2-2 è frutto di errori madornali dei singoli e di carenza di mentalità che non si compra ma si sviluppa in un lungo percorso identitario.
Billing era entrato per fronteggiare i cross rossoblu dell’ultimo quarto d’ora. Su quello del pareggio sbaglia il tempo dello stacco, mentre Oliveira non ha la statura per opporsi.
Ma il pari sta tutto nell’immagine che ritrae Di Lorenzo che invece di guardare il pallone, in area azzurra, si aggrappa a Pinamonti tentando di bloccarlo. Scenetta da ridere, anzi da piangere.
Scudetto o non scudetto, Conte o non Conte la squadra ha bisogno di 5/6 Top per competere in Champions.
Mentre il club avrebbe bisogno di tanti altri Conte per capire come si diventa grandi.
Adesso il Napoli rischia. E’ la prima volta che lo penso e lo scrivo.
Può rivolgersi solo alla Lazio dell’amico Lotito dalla quale è stata battuta 3 volte. Baroni deve vendicare il cappotto dell’andata e provare a raggiungere l’oblio del quarto posto. Peraltro ambito anche dalla Roma.
Ranieri ha trovato un nuovo tifoso in Leone XIV.
Conte ha tanti Santi in Paradiso, speriamo gli diano ascolto.