Il bilancio è di quattro palazzine crollate e tre sventrate, è stata colpita un’area di 10mila metri quadrati investita da una deflagrazione fortissima: Salvatore Cocina, direttore della protezione Civile regionale, descrive i danni provocati dall’esplosione causata da una fuga di gas che ha già fatto quattro vittime certe a Ravanusa. “‘Sicuramente c’è stata una fuoriuscita di gas che ha creato una sorta di sacca di metano espansa. – ha spiegato – La forza dell’esplosione, forse innescata dall’avvio di un ascensore, potrebbe essere stata potenziata da una stufetta a gas, ma è ancora troppo presto per dirlo”.
“Il gas si è accumulato o nel sottosuolo o in un ambiente chiuso. A innescare l’esplosione potrebbe essere stata anche l’attivazione dell’ascensore”, ha detto il comandante dei vigili del fuoco di Agrigento, Giuseppe Merendino. “Nei prossimi giorni faremo accertamenti più approfonditi – ha aggiunto – certo è che una esplosione così è un evento eccezionale”. Tra le cause della rottura del tubo potrebbe esserci il maltempo o uno smottamento del terreno.
A’ll’interno della palazzina composta da quattro piani completamente distrutta dall’esplosione c’erano 9 componenti dello stesso nucleo familiare, uno è stato trovato morto, due si sono salvati: un’anziana di 80 anni, portata all’ospedale di Licata con gravi fratture, e, secondo i primi accertamenti, la cognata, che i soccorritori sono riusciti a rintracciare dallo squillo del cellulare e che è stata trasportata ad Agrigento. Si cercano i dispersi, tra quali una giovane infermiera giunta al termine della gravidanza e il marito. Oggi sarebbe dovuta partire per Milano per la laurea del fratello. Straziante il dolore della madre che ripeteva “figlia mia” in attesa di notizie.
Si scava ancora per cercare le due persone che al momento dell’esplosione si trovavano nella casa attigua. Nel frattempo l’Italgas ha isolato l’intera area e messo in sicurezza il resto della zona.
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