Draghi: comanda l’oligarchia mondiale

Draghi si concede solo qualche minuto ai cronisti sotto casa poi silenzio assoluto, nulla trapela sulla squadra di Governo. Presto dovrà salire al Quirinale da Mattarella per presentare la sua squadra di Governo.

L’ex numero uno della Bce rientra a Roma da Città della Pieve in mattinata, si ferma a lavorare qualche ora negli uffici della Banca d’Italia (nelle stesse ore a palazzo Koch, dove ha un ufficio fisso, è presente anche Fabio Panetta, membro dell’esecutivo della Bce) poi rientra nella sua abitazione romana, che lascia qualche ora dopo. Infine, in serata, un breve passaggio a Montecitorio. Trentasei minuti netti.

Giornata piena di lavoro per l’Ex della BcE e ricordiamo anche ex di Goldam Sachs ed uomo della Trilaterale e non solo. Draghi non fa pervenire alcuna anticipazione ai partiti in merito ai ministeri, ma con molta probabilità i giochi sono terminati.

Secondo quanto trapela dovrebbero esserci delle caselle politiche, comunque non indicate dai partiti ma decise direttamente dall’ex banchiere centrale. “Non sarà un modello Ciampi, nè un modello Dini, sarà il modello Draghi”, dicono fonti vicine all’ex numero uno di Francoforte.  

Che Draghi stia procedendo in totale autonomia lo conferma l’atmosfera sospesa che si respira nel palazzo. Traspare una sola indicazione la squadra di Governo sarà stilata solo ed esclusivamente da Draghi. Nessun altro.

Fonti vicine a Draghi invitano a ‘non stressare l’agenda’, ma la storia fa presumere che la mattinata potrebbe essere dedicata alle ultime limature: in passato spesso ci sono stati piccoli intoppi dell’ultimo minuto che hanno fatto slittare di qualche ora questo passaggio e chi lavora al dossier preferisce dunque indicare il timing della salita al Colle più al pomeriggio che al mattino di domani.

Il nuovo Presidente del Consiglio ha carta bianca dal Quirinale sui tempi di consegna della lista nel caso dovesse slittare oggi al massimo sarà consegnata nella giornata di domani.

Il metodo utilizzato finora è l’applicazione letterale dell’articolo 92 della Costituzione: “il Presidente della Repubblica nomina il presidente del Consiglio dei ministri e su proposta di questo, i ministri”.

E infatti, a parte i diretti interessati (i futuri ministri), Draghi starebbe avendo contatti solo con il Quirinale e non avrebbe ancora sondato i partiti. Eppure nella squadra dell’ex presidente della Bce alcuni politici potrebbero esserci, senza ruoli di potere e responsabilità di partito, non abbiamo certezza di ciò è solo una previsione il dubbio sarà sciolto in serata o al massimo nella giornata di domani.

L’equilibrio in ogni squadra di governo è sempre difficile da trovare fino all’ultimo. Ma questa volta il manuale Cencelli non ha nessuna colpa, il rapporto con i partiti sarà fiduciario. Sono altri i discrimini che si stanno valutando.

Innanzitutto il rapporto tra tecnici e politici: i primi dovrebbero essere destinati ai ministeri più di snodo e saranno ovviamente persone di cui Draghi ha apprezzato curriculum e operato, mentre i secondi dovranno comunque avere competenze da mettere in campo. Molti potrebbero essere i politici che occuperanno le caselle di seconda fila, viceministri e sottosegretari.

Sicuramente un obiettivo dell’ex presidente Bce è un rapporto di genere adeguato a standard europei. E infine c’è il tema del rapporto tra continuità e discontinuità con i due governi politici di questa legislatura, l’ interrogativo e conferme o volti nuovi.

“Sceglierò i migliori” ha assicurato Draghi ai partiti durante le consultazioni, così come farebbe Mancini con la nazionale e ai partiti il premier sarà comunicata la lista prima che il probabile premier si rechi da Mattarella. Poi il giuramento, in streaming, a ricordare a tutti quanto la pandemia ancora sia la priorità del Paese. 

Il dubbio che assale tutti gli italiani è il seguente sarà un Governo che importa “sacrifici” ulteriori agli italiani o sarà un governo in grado di fare ripartire la piccola economia nazionale? Sarà un Governo che favorirà il sistema bancario e le grandi imprese o sarà un Governo equo nelle decisioni di sostentamento alle attività? Avremo le risposte nei prossimi mesi, per ora non ci resta che attendere.

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